sabato 22 agosto 2009

PSICOSPORT

Esistono atleti che con le loro prestazioni e con i risultati sembrano appartenere ad una specie diversa da quella umana, quasi provenissero da un altro pianeta. Pensiamo ai recentissimi record dell'atleta Usaim Bolt ai mondiali di Berlino: tanto eclatanti da domandarsi come possa essere possibile. Ebbene, esistono sport in cui la concentrazione, il controllo di sè e l'equilibrio psicofisico sono gli elementi che fanno la differenza in quanto talvolta le sfide richieste dall'esterno sembrano essere enormemente superiori alle abilità della persona. Questo può in alcuni causare forte stress mentre in altri provocare l'esigenza di ricreare un equilibrio tra esterno ed interno, con la totale immersione nell'attività che si sta intraprendendo. In queste situazione l'atleta, che è in grado di estraniarsi da tutto ci che può influenzare negativamente l'attività, vive una propria esperienza ottimale chiamata anche FLOW EXPERIENCE. il primo ad approfondire il tema del flow fu il ricercatore americano mihaly csikszentmihalyi; oggi esistono figure professionali altamente specializzate che accompagnano gli atleti nel raggiungimento del flow. per maggiori informazioni cliccate qui

martedì 18 agosto 2009

LA SODDISFAZIONE LAVORATIVA: sopravvivere per lavorare o lavorare per sopravvivere?

Quante volte si sente parlare di persone che non amano il proprio lavoro a causa del clima che si respira o delle relazioni sociali negative con i propri colleghi e superiori. Sembrerebbe ovvio affermare che più una persona si sente soddisfatta sul luogo di lavoro, produce di più e meglio. Quando i bisogni dei collaboratori di un'organizzazione vengono accolti, e quando possibile soddisdatti, il lavoro diventa sicuramente una fonte di benessere anche nella vita extralavorativa. La psicologia del lavoro si è soffermata già da alcuni anni su questo tema scottante e molto importante per le persone. Lo psicologo e sociologo australiano Elton Mayo che si è a lungo interessato della motivazione e soddisfazione lavorativa, riassume con poche frasi una realtà ancora oggi molto frequente:
“Se il dipendente puo’ aspettarsi dalla partecipazione alla vita dell’azienda la soddisfazione di alcuni suoi bisogni emotivi, può sentirsi anche moralmente partecipe e impegnato nello sforzo aziendale. Da parte sua l’azienda può aspettarsi un grado maggiore di lealtà, di impegno e di identificazione con gli scopi organizzativi-” Al contario, se la Direzione crea una situazione in cui i dipendenti si sentono frustrati ne consegue che essi si costituiranno in gruppi in cui “le norme di condotta saranno in opposizione con gli scopi aziendali.” foto credits to: Fifo

martedì 11 agosto 2009

LA FELICITA'


Approfondendo il tema della felicità ho trovato un interessante articolo che vi propongo in breve qui di seguito! Secondo la dott.ssa Proietti la felicità consiste nel provare quello che c'è di bello nella vita: tutti possono essere felici se imparano a capire come si fa ad esserlo!
La felicità non va ricercata nel futuro, ma nel presente, perché non dobbiamo dimenticare che il nostro attuale presente è il futuro che immaginavamo per noi qualche tempo fa.
Ma siamo forse per questo ‘Felici’ ora? La risposta sicuramente sarà ‘no’, o meglio ‘ancora no’. Ognuno di noi ha qualcosa che ancora gli manca per essere felice: il matrimonio, un lavoro, la carriera, la casa, la laurea, la vacanza…L’evasione dal presente, l’incapacità di prendere decisioni, la tendenza alla procastinazione determinano l’idealizzazione del proprio futuro, che intanto diventa il presente e la storia continua. A volte l’infelicità deriva dalla sensazione di non avere o non avere abbastanza, di ciò che è necessario per vivere bene. Molto spesso si tratta di bisogni indotti dall'ambiente sociale ed in particolare da quei ‘persuasori occulti’ che, con logiche sottili ed ingannevoli, cercano di condizionarci nelle scelte e soprattutto nei consumi.
La verità è che, se vogliamo essere felici, possiamo esserlo immediatamente, perché la felicità non è nel futuro, ma nel momento presente: non conta quanto abbiamo, ma quanto riusciamo a godere di quello che possediamo.

domenica 9 agosto 2009

LA GEOGRAFIA DELLA GIOIA


"Geografia della gioia", di Eric Weiner, ci porta a scoprire i luoghi più felici del pianeta: un viaggio curioso e intelligente alla ricerca del segreto della gioia. Fin dalle prime pagine si rivela una riflessione ironica e profonda su ciò che conta veramente nella vita.
Non ci resta che visitare i Paesi più felici del mondo insieme all'autore!
Buona lettura a tutti!
Eric Weiner, La geografia della gioia, Rizzoli, 2008.
19,00 euro