E' stato appurato che la maglia combatte lo stress. Una sorta di yoga casareccio, che al posto dei mantra utilizza i punti monotoni della lana. Creare sciarpe e giacche allenta la tensione, aiuta a combattere l'irascibilità e a socializzare. Dedicare un'ora al giorno a questo passatempo, meglio la sera, permettere di staccare la spina dalla frenesia della giornata, è un momento di pausa dall'iperattività cui il cervello è sottoposto al lavoro o in famiglia.Quando ci si concentra su un'azione meccanica e ripetitiva, che pretende ordine e precisione, la mente è costretta a seguire il movimento delle mani. Così si attiva la zona prefrontale della corteccia cerebrale, quella adibita ai pensieri superiori: ci si astrae dalle preoccupazioni, focalizzandosi sull'attività che si sta compiendo. In più, attraverso un elettroencefalogramma si osserva che, mentre la testa è impegnata in lavori automatici come maglia e uncinetto, vengono emesse onde bioelettriche di tipo alfa, cioè a basso voltaggio e segno di un'attività cerebrale rallentata. Insomma: star dietro al manufatto in lana è come dedicarsi a una meditazione o a una preghiera.
sabato 27 giugno 2009
Fate la maglia e non fate la guerra!
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