Il nostro approccio allo stress, come abbiamo già accennato, è orientato più che altro alla psicologia senza però prescindere da studi fisiologici, iniziati negli anni cinquanta del secolo scorso dal ricercatore Hans Selye, che sono stati in grado di spiegare cosa avvenisse e cosa si modificasse di preciso nel nostro organismo quando si è sottoposti a stress. Gli stressors minano l’omeostasi (stabilità) interna del corpo che, sentendosi minacciato cerca di reagire attraverso particolari modificazioni fisiologiche come l’accelerazione della frequenza cardiaca e respiratoria. In questo modo l’organismo si dimostra reattivo nei confronti dell’ambiente esterno. Questa reazione è detta SINDROME GENERALE DI ADATTAMENTO (Selye).
Essere in grado di gestire lo stress, con le modalità più funzionali, risulta quindi sempre più importante per l’individuo nell’ottica della prevenzione e della tutela del proprio benessere psicofisico.
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