lunedì 27 aprile 2009

PILLOLE DI POSITIVITÀ: Sii un ottimista realista

Cerca di essere sempre ottimista; concilia però l'ottimismo con il realismo...
"L’ottimismo realistico NON significa augurarsi il meglio!! Casomai significa desiderare il meglio ma poi impegnarsi a realizzare questo “meglio”! citazione tratta da L'ottimismo di Sebastiano

domenica 26 aprile 2009

IL CIRCOLO VIZIOSO DELL’AUTOSTIMA

Come molti avranno capito l’argomento che volevo introdurre con la citazione di Lincoln è quello dell’AUTOSTIMA, intesa come un elemento importante per il benessere psicologico delle persone. L’autostima è tecnicamente definita come “la valutazione positiva o negativa che un individuo ha di se stesso” ed è importante in quanto è in grado di misurare l’efficacia con la quale ci si adatta al proprio ambiente di riferimento. E’ chiaro che una bassa autostima può avere numerose ripercussioni sulla vita di tutti i giorni, nella capacità di affrontare le sfide, le sconfitte e il confronto con gli altri, minando il proprio benessere, le proprie sicurezze e il modo di percepirsi. La bassa autostima è un nemico pericoloso da cui è meglio stare alla larga adottando magari delle strategie e delle piccole distorsioni. Un esempio è legato ai confronti al ribasso secondo cui, invece che paragonarsi a persone che sono più fortunate e hanno più successo di noi si tende a creare il paragone con persone più sfortunate e con meno successo. Questa è una strategia che lenisce (ma non risolve) le difficoltà con il proprio sé. E’ quindi comprensibile come avere una elevata autostima e una buona percezione di sé contribuisca ad rallentare l’insorgere di aspettative e autovalutazioni negative e di “ansia da prestazione”.
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sabato 25 aprile 2009

Il mattino ha l'oro in bocca!

Anche oggi vi proponiamo qualche consiglio, delle piccole astuzie che possono essere molto utili per stimolare il cervello, e in particolare la corteccia prefrontale che, come abbiamo detto, è quella maggiormente impegnata nei compiti cognitivi; allo stesso tempo però sono attività molto semplici e divertenti, si possono praticare tutti i giorni senza fatica e senza costi! Una dritta, che molti di voi già praticheranno con gusto è la COLAZIONE; quante volte abbiamo sentito dire che fa bene per essere più attivi, o per stare in linea, o per mille altri motivi! In effetti è un pasto fondamentale, non solo per il corpo ma anche per il cervello! Questo infatti è maggiormente attivo durante il mattino e quindi ha bisogno di essere nutrito dopo il digiuno della notte, e allora, non facciamogli mancare gli zuccheri. Rimanendo in tema, il secondo consiglio segue a ruota il primo: dopo la colazione bisogna lavarsi i denti. Per fa scomparire il sonno e svegliare il cervello può essere molto utile CONTARE NELLA MENTE IL NUMERO DI VOLTE CHE SPAZZOLIAMO I DENTI. E’ un ottimo riscaldamento!

venerdì 17 aprile 2009

CASA DOLCE CASA: quando la casa ci rappresenta

“Costruirsi una casa significa crearsi un luogo di pace, di calma, di sicurezza….oltrepassata la porta è dentro di sé che si entra”
(O. Marc, Psicanalisi della casa, Edizioni Red, 1994).
Quando si ha una casa propria o una casa in cui si è costretti a stare per diverso tempo (vedi studenti fuori sede) si cerca quasi immediatamente di renderla piacevole ai propri occhi e quelli dei possibili ospiti. Si scelgono piante, fotografie, oggetti d’arredamento che diano un senso di benessere e di ospitalità. Nel caso di una casa di proprietà si provvede a colorare e a decorare le pareti, a comprare mobili sistemandoli nella maniera più ottimale. Le persone si identificano nella propria casa tanto che qualcuna può arrivare ad affermare: “Questa casa mi rappresenta, rappresenta quello che sono e quello che sento”. E’ un bellissimo traguardo considerando il fatto che all’interno della propria abitazione si trascorrono i momenti liberi della giornata, insieme ai propri genitori, alla propria famiglia o agli amici, si condividono esperienze, sensazioni, pensieri e parole. La psicologia ha ormai da un po’ di tempo instaurato delle partnership con il settore dell'architettura e del design d’interni per poter dare vita alle “case del ben-essere”. Oltre alla funzionalità, alla tecnologia e alla stabilità di una casa si aggiungono così altre componenti che possono aiutare a star bene nell’ambiente in cui viviamo.
Per informazioni sulla psicologia dell'abitare e la sostenibilità ambientale clicca qui
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mercoledì 15 aprile 2009

ME, MYSELF & I

“Good coach will make his players see what they can be rather than what they are.” Ara Parseghian (Notre Dame Football Coach)

Questa frase tradotta in italiano suona più o meno così: il buon allenatore farà vedere ai suoi giocatori quello che possono essere piuttosto che quello che sono. Questa frase, nonostante sia stata detta da un allenatore di football, potrebbe rappresentare lo slogan di una professione abbastanza recente in Italia: il COACHING. La mission del coaching è infatti quella di accompagnare le persone verso una completa consapevolezza di se stesse mediante strategie e tecniche che siano in grado di migliorare la propria vita, privata e professionale e la relazione con gli altri, con l’occhio rivolto verso il futuro. L’uomo moderno è perennemente insoddisfatto, poco consapevole delle proprie ricchezze e risorse, frustrato e troppo esigente con se stesso. La risposta a queste problematiche potrebbe essere riassunta in questa frase: Vindica te tibi come diceva Seneca: rivendica il tuo diritto su te stesso, renditi padrone di te stesso. Ecco allora che il cliente, con la partnership del proprio coach, sarà in grado di rimettere in ordine i “pezzi” della propria vita, di trovare un equilibrio tra lavoro e famiglia, di utilizzare al meglio le proprie potenzialità, di imparare a gestire il tempo e a fronteggiare situazioni complesse e problematiche. Un lavoro non solo basato sugli obiettivi che si desiderano raggiungere ma anche sui risultati che si possono ottenere. Il coach non ha certo una bacchetta magica ma a volte, avere qualcuno che ti accompagna in un percorso faticoso ed importante può essere una grande ricchezza.
Foto Credits to: Marianone

martedì 14 aprile 2009

INDOVINA L'ARGOMENTO

"La strada era sconnessa e scivolosa. Il piede mi è scivolato mandando l'altro piede fuori strada, ma mi sono ripreso e mi sono detto: sono scivolato, non sono caduto."
Abraham Lincoln dopo una sconfitta alle elezioni per il Senato

lunedì 13 aprile 2009

METODO FEUERSTEIN

Il metodo Feuerstein, che prende il nome dall'autore che lo ha ideato, è un trainig per il potenziamento cognitivo. Feuerstein lo idea a partire da degli studi svolti su ragazzi sfuggiti alle persecuzioni naziste della seconda guerra mondiale, che presentavano problemi di apprendimento a causa delle violenze subite. Il suo metodo si basa sul concetto di MODIFICABILITA' COGNITIVA: sostiene cioè come le capacità cognitive del soggetto sono plasmabili, non solo durante lo sviluppo, ma durante tutta la vita dell'individuo. Il metodo parte da una valutazione del potenziale d'apprendimento, cioè, a differenza dei test d'intelligenza classico, non valuta quanto un soggetto sa o non sa, ma quanto è in grado di sapere, il suo potenziale appunto. Questo avviene non solamente tramite delle prove ma tramite una MEDIAZIONE, un interazione con il somministratore, che dopo aver somministrato i test scopre insieme al soggetto le sue strategie di apprendimento e lo aiuta ad individuarne e valutarne altre. Dopo questa prima parte si passa al training vero e proprio; la sua durata è di circa 2/3 anni con sedute settimanali in cui si valuta ogni volta un compito cognitivo diverso, che l'adulto mediatore spiega, sottoponendo esercizi e riflettendoci poi insieme cercando di applicarlo ad altri ambiti.
L'efficacia di questo metodo, che si applica non solo in ambito clinico, ma anche per esempio in scuole ed aziende, è stata provata. In Italia esso è stato sperimentato in alcune scuole del Lazio ma, nonostante abbia dimostrato di produrre numerosi benefici, è applicato solo in pochissimi istituti.
Per saperne di più e trovare un applicatore del metodo clicca qui

giovedì 9 aprile 2009

DIAMOCI ALLO SPORT!

Numerosi studi dimostrano che l’attività fisica migliora il benessere psicologico, il nostro modo di gestire lo stress e le funzionalità mentali come la capacità di prendere decisioni e quella di pianificare le nostre azioni. La regolare attività fisica inoltre riduce l’ansia e promuove una sana regolazione del sonno e influenza positivamente la memoria a breve termine.
L’evidenza dei test clinici dimostra che l’esercizio può essere utile per curare la depressione e nelle persone anziane può contribuire a ridurre il rischio di demenza e dell’insorgere del morbo di Alzheimer.
Le recenti raccomandazioni sull’attività fisica provenienti da Inghilterra e Stati Uniti suggeriscono regolari periodi di esercizio a livelli moderati di intensità come ad esempio una passeggiata di 30 minuti a velocità sostenuta quattro giorni alla settimana.
Impegnamoci quindi ad essere meno sedentari e miglioriamo la nostra qualità della vita con l’esercizio!

FELICITA' E' CONOSCER SE STESSI

In un precedente post abbiamo parlato della possibilità di interiorizzare le emozioni positive per poter raggiungere uno stato di benessere. Nella vita di tutti i giorni questo processo può essere però ostacolato da quella che tecnicamente viene chiamata DISCREPANZA DEL SE' (Higgins). Essa sarebbe determinata dal divario esistente tra il nostro sé ideale, ossia ciò che noi vorremmo essere, il nostro sé reale, dato da ciò che noi realmente siamo e talvolta il nostro sé normativo, determinato dagli attributi che secondo gli altri e noi stessi si dovrebbero possedere. Questa divergenza può essere data dalle alte aspettative del nostro sé ideale e delle persone che ci circondano, dalle limitate abilità che si possono possedere in un determinato campo o dalla scarse opportunità che l'ambiente circostante ci offre. Sta di fatto che tutto ciò ci rende perennemente insoddisfatti, frustrati e di conseguenza ben lontani dal ritenerci veramente felici. La soluzione ottimale sarebbe quella di tentare il più possibile di ridurre il divario tra sé ideale, sé reale e sé normativo, in primo luogo provando a riportare ad un livello “ragionevole” le proprie aspettative ma nel contempo anche sforzandoci di dare sempre il meglio di noi stessi in ogni occasione. Forse questo non sarà sufficiente, ma può risultare comunque un primo piccolo passo verso uno stato di benessere generale e di soddisfazione nei confronti di noi stessi e della nostra vita.

mercoledì 8 aprile 2009

TERREMOTO IN ABRUZZO: NON SIETE SOLI

Il terribile terremoto che ha colpito l’Abruzzo in questi giorni ha distrutto paesi, edifici ma non solo. È senza dubbio la gente che si è trovata a vivere sulla propria pelle questa agghiacciante esperienza ad essere stata maggiormente colpita, colpita nel profondo. Per questo motivo sono state organizzate delle squadre di supporto psicologico “addestrate” per le situazioni di grande emergenza. Un compito molto delicato che richiede molta attenzione, molta professionalità ma anche molta sensibilità. Situazioni di tale portata, così complesse e pervasive, necessitano infatti di metodologie e procedure specifiche, molto diverse dal supporto sul singolo individuo. Le persone che sono state protagoniste di disastri come quello in Abruzzo, devono inevitabilmente fare i conti con fortissime emozioni, con il dolore, con eventi luttuosi e traumatici che permarranno nella memoria per molto molto tempo. “Accompagnare” tutta questa gente, nei limiti del possibile, nel percorso di ripresa e di “riappacificazione” verso una realtà che ha distrutto e tolto tutto, credo sia una cosa veramente importante. Non parlo da futura psicologa che potrò essere, mi metto semplicemente nei loro panni; sapere che ci può essere qualcuno a fianco a me per aiutarmi mi farebbe sentire meglio.
Vi riportiamo qui di seguito dei link che possano approfondire la questione: Ordine nazionale degli psicologi Psicologi per i popoli : in particolare alla sezione “La rivista” merita una lettura il documento in pdf “numero 0”

UNO STUDIO SUI COLORI

Il colore rosso attira l'attenzione sui dettagli (es. nei compiti di memorizzazione), mentre il blu incoraggia la creatività. Lo afferma un nuovo studio pubblicato sulla rivista Science. Questa nuova scoperta sull'influenza dei colori potrebbe essere utilmente applicata in pubblicità, in medicina, negli uffici e nelle aule scolastiche. Lo afferma Rui (Juliet) Zhu, insegnante di marketing presso la University of British Columbia di Vancouver. Sembrerebbe così che il rosso migliori attenzione e vigilanza in quanto le persone sono abituate ad associare questo colore ai segnali di stop, di emergenza e di pericolo e le porti dunque a concentrarsi sui dettagli e il blu stimoli la creatività in quanto è associato al mare, al cielo, alla libertà, alla pace. Non si tratta però di reazioni innate e universali a questi colori, ma di associazioni apprese che vengono assimilate durante la normale vita quotidiana. Attenzione però... la ricercatrice sottolinea che questa scoperta potrebbe non essere valida in altre parti del mondo. In Cina ad esempio, suo Paese d'origine, il rosso è associato alla prosperità e alla buona fortuna: dunque i risultati nel Paese asiatico potrebbero essere notevolmente diversi.

mercoledì 1 aprile 2009

DORMIRE FA BENE!

Dal nostro punto di vista, quello della Psicologia del Benessere, per migliorare la qualità del nostro sonno possiamo seguire delle semplicissime regole già durante l'attività diurna, di tipo alimentare e comportamentale, per facilitare le attività del giorno dopo e migliorare il rendimento quotidiano.

Per quanto riguarda quello alimentare, un'alimentazione scorretta incide negativamente sul sonno, per esempio facendo pasti serali abbondanti o ricchi di grassi. Vi sono infatti alimenti e bevande che agiscono sull'organismo disturbando il ritmo sonno-veglia. In prima linea si trovano il caffè e l'alcol; l’effetto rilassante di quest’ultimo è infatti solo momentaneo. Gli alimenti che, invece, fanno dormire bene, e che quindi vanno consumati di sera, sono tutti quelli che contengono triptofano, (pasta, riso, pane, la carne di tacchino e pollo, il tonno, la bresaola, i legumi, lo yogurt e i formaggi, le noci e le noccioline) un aminoacido che induce la produzione di serotonina.

Per quanto riguarda l'aspetto comportamentale, è preferibile andare a letto sempre alla stessa ora e, anche se si va a letto tardi, alzarsi sempre alla stessa ora. Altro importante fatto per ottenere un buon sonno ristoratore è aerare bene il locale ove si dorme.

Tutto questo, perché è bene tener presente che l'attività onirica è una funzione assolutamente indispensabile al buon funzionamento della nostra mente!

Credits to :http://www.lerisorse.com/foto/cane-dorme