giovedì 9 aprile 2009

FELICITA' E' CONOSCER SE STESSI

In un precedente post abbiamo parlato della possibilità di interiorizzare le emozioni positive per poter raggiungere uno stato di benessere. Nella vita di tutti i giorni questo processo può essere però ostacolato da quella che tecnicamente viene chiamata DISCREPANZA DEL SE' (Higgins). Essa sarebbe determinata dal divario esistente tra il nostro sé ideale, ossia ciò che noi vorremmo essere, il nostro sé reale, dato da ciò che noi realmente siamo e talvolta il nostro sé normativo, determinato dagli attributi che secondo gli altri e noi stessi si dovrebbero possedere. Questa divergenza può essere data dalle alte aspettative del nostro sé ideale e delle persone che ci circondano, dalle limitate abilità che si possono possedere in un determinato campo o dalla scarse opportunità che l'ambiente circostante ci offre. Sta di fatto che tutto ciò ci rende perennemente insoddisfatti, frustrati e di conseguenza ben lontani dal ritenerci veramente felici. La soluzione ottimale sarebbe quella di tentare il più possibile di ridurre il divario tra sé ideale, sé reale e sé normativo, in primo luogo provando a riportare ad un livello “ragionevole” le proprie aspettative ma nel contempo anche sforzandoci di dare sempre il meglio di noi stessi in ogni occasione. Forse questo non sarà sufficiente, ma può risultare comunque un primo piccolo passo verso uno stato di benessere generale e di soddisfazione nei confronti di noi stessi e della nostra vita.

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