venerdì 17 aprile 2009

CASA DOLCE CASA: quando la casa ci rappresenta

“Costruirsi una casa significa crearsi un luogo di pace, di calma, di sicurezza….oltrepassata la porta è dentro di sé che si entra”
(O. Marc, Psicanalisi della casa, Edizioni Red, 1994).
Quando si ha una casa propria o una casa in cui si è costretti a stare per diverso tempo (vedi studenti fuori sede) si cerca quasi immediatamente di renderla piacevole ai propri occhi e quelli dei possibili ospiti. Si scelgono piante, fotografie, oggetti d’arredamento che diano un senso di benessere e di ospitalità. Nel caso di una casa di proprietà si provvede a colorare e a decorare le pareti, a comprare mobili sistemandoli nella maniera più ottimale. Le persone si identificano nella propria casa tanto che qualcuna può arrivare ad affermare: “Questa casa mi rappresenta, rappresenta quello che sono e quello che sento”. E’ un bellissimo traguardo considerando il fatto che all’interno della propria abitazione si trascorrono i momenti liberi della giornata, insieme ai propri genitori, alla propria famiglia o agli amici, si condividono esperienze, sensazioni, pensieri e parole. La psicologia ha ormai da un po’ di tempo instaurato delle partnership con il settore dell'architettura e del design d’interni per poter dare vita alle “case del ben-essere”. Oltre alla funzionalità, alla tecnologia e alla stabilità di una casa si aggiungono così altre componenti che possono aiutare a star bene nell’ambiente in cui viviamo.
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